Le banche inglesi usciranno dalla peggior crisi dal 1929 con maxi-perdite per circa 240 miliardi di sterline (398 miliardi di dollari). E gli istituti della Gran Bretagna non sono neanche ancora a metà strada, avendo subito finora un rosso di 110 miliardi di sterline cui dovranno aggiungersi ulteriori 130 miliardi. La stima è dell'agenzia di rating Moody's, che «si aspetta - si legge in una nota - una notevole debolezza della situazione macroeconomica britannica» che comporterà perdite sui prestiti mettendo sotto pressione la redditività e il capitale degli istituti di credito. Secondo Moody's, poi, sono in aumento i costi che le banche devono pagare per attrarre depositi e capitali, mettendo ulteriore pressione sul capitale e sugli utili. Insomma, tutte notizie assai poco confortanti. Moody's tuttavia non vuole allarmare il mondo finanziario. Anzi getta acqua sul fuoco e spiega: non sono in arrivo nuovi tagli ai rating delle banche, visto che gli attuali giudizi sulla solvibilità degli istituti britannici - che in generale hanno prospettive negative - già incorporano i rischi attuali. Insomma, tutto andrà sempre peggio, ma niente paura, è tutto previsto. (R.Fi.)