I gruppi alberghieri spagnoli, Nh Hotels e Hesperia, hanno firmato la pace al termine di un braccio di ferro che durava dal 2003. Ieri, infatti Hesperia ha accettato di dare in gestione ai rivali i 51 hotel che fanno parte della sua catena in cambio di un posto nel cda di Nh, ma ponendo al contempo una limitazione di voto per ciascun socio al 20%. Per il presidente e a.d. di Nh, Gabriele Burgio, si tratta di una bella soddisfazione. Hesperia era una spina nel fianco del gruppo, da quando 6 anni fa acquisì il primo pacchetto azionario e chiese di entrare nel cda. Si tenga conto che Hesperia fa capo alla famiglia Castro (detiene il 75% del capitale della catena), che controlla il 25,1% di Nh. È di fatto l'azionista di riferimento, ma non ha mai ottenuto un posto nel cda. La fusione permetterà di creare un big da 400 hotel, con una forte presenza urbana. L'effetto crea importanti sinergie (si parla di svariati milioni di euro l'anno). Da questo matrimonio Nh ne uscirà rafforzata sotto il profilo industriale e sotto quello della stabilità azionaria. Ricordiamo che tra i principali soci, oltre ad Hesperia, figura Banca Intesa con una quota del 5%, maturata all'epoca dell'ingresso di Nh nei Jolly Hotels. (Mi.C.)