Esteban Caselli è sul piede di guerra. Il senatore italo-argentino, eletto per il Pdl nella circoscrizione degli italiani all'estero del Sud-America, è convinto che la Casa Rosada faccia spudoratamente il tifo per la cordata Eurnekian-Gutierrez nella gara per aggiudicarsi la quota in Telecom Argentina che alla fine Telecom Italia ha deciso di cedere (purchè, beninteso, al giusto prezzo).
Lo dicono in molti a Buenos Aires, anche se, almeno stando alle indiscrezioni, l'offerta della Irsa di Eduardo Elzstein sarebbe in realtà superiore. Del resto ci sono precedenti. Come ben sanno, per esempio, gli spagnoli di Repsol, che un paio d'anni fa si sono "convinti" a far spazio nel capitale della succursale locale a Enrique Eskenazi, un imprenditore vicino alla coppia governativa dei Kirchner. Ma Caselli, convinto che repetita "non" iuvant, è pronto a dare battaglia d'interpellanze. Dove, a Buenos Aires? No, a Palazzo Madama. Sperando che chi ha orecchi per intendere intenda anche se distante 7mila miglia. (A.Ol.)