General Motors ripagherà i prestiti dei Governi americano e canadese entro fine giugno, meno di un anno dopo essere uscita dal Chapter 11. Lo ha detto ieri il presidente (e amministratore delegato ad interim) Ed Whitacre, confermando il percorso del colosso di Detroit verso la normalità. Certo, i prestiti per poco meno di 8 miliardi di dollari sono una parte molto piccola degli aiuti ricevuti: gli altri 45 miliardi di dollari sono stati convertiti in azioni della nuova Gm che, con il 60% in mano al Tesoro Usa, resta un'azienda statale. Tra l'altro, il tetto imposto dallo "zar delle paghe" agli stipendi dei manager – ha detto ieri Whitacre – è un ostacolo nella ricerca del prossimo Ceo. A prestiti restituiti diventerà più facile assumere un numero uno di valore e traghettare l'azienda verso la quotazione (economia permettendo) entro fine anno. Se Whitacre ci riuscirà, si guadagnerà un posto nella hall of fame dei manager dell'auto. (A.Mal.)