Niente più soste davanti alle delibere comunali appese in bacheca nell'atrio del municipio, o file all'ufficio notifiche per leggere una copia dei documenti. L'albo pretorio dei comuni, che contiene le delibere, gli atti, i bandi e le comunicazioni da portare a conoscenza del pubblico, sta per migrare su internet. La fine di un'era. Dal 1° luglio, la pubblicazione su carta perderà valore legale e dovrà trasformarsi in una sezione del sito internet del comune. Un'innovazione che comporterà un più comodo accesso agli atti, un minore spreco di carta e la possibilità di consultare un archivio dei documenti, ben oltre i 15 giorni di pubblicazione obbligatoria. Comporta, però, due conseguenze: per i cittadini, anche i più refrattari alle nuove tecnologie, l'obbligo di collegarsi alla rete se vogliono leggere i documenti comunali. Per i municipi, il 92% dei quali, se supera i 10mila abitanti, ha un sito internet, l'obbligo di trasformare questi siti in spazi veramente interattivi e aggiornati. Ma se il mantra è la modernizzazione della pubblica amministrazione, ci chiediamo, servono ancora a qualcosa le pubblicazioni matrimoniali?