Un'altra tegola si abbatte sulla tormentata vicenda di Mariella Burani. Nel corso dell'assemblea di bilancio della Burani Private Holding tenuta lo scorso agosto, il socio di minoranza Finema, facendo ricorso al secondo comma dell'art. 2393 del codice civile, ha chiesto che venisse messa ai voti l'azione di responsabilità contro gli amministratori e i sindaci della società. Il conflitto di interesse della famiglia Burani, socio e amministratore dell'azienda, ha impedito alla dinastia di esercitare appieno il proprio diritto di voto. La conseguenza è stata che Finema ha vinto a metà: nessuna azione di responsabilità per il collegio sindacale, per i consiglieri Giovanni Burani, Andrea Burani e Giuseppe Gullo. Via libera invece all'azione nei confronti del presidente Walter Burani, che non potendo mettere sul piatto il proprio pacchetto del 40% (tra usufrutto e proprietà), si è dovuto piegare al socio di minoranza. (R.Fi.)