Le regole Iva riscritte secondo la normativa comunitaria arriveranno all'ultimo minuto. A meno di 15 giorni dall'entrata in vigore della nuova disciplina, gli operatori hanno ancora un quadro provvisorio. E su molti aspetti del restyling, pensato per evitare le frodi, non ci sono indicazioni. Addirittura manca il canale di trasmissione telematica per il riepilogo di acquisti e vendite all'interno dell'Unione. Un ritardo registrato qualche giorno fa dalle commissioni della Camera: «Fate presto a definire le regole, rinunciamo a proporre qualsiasi modifica» è stato il messaggio degli operatori.
Ieri, il Senato ha preso atto dei tempi stretti e ha chiesto una proroga per i nuovi adempimenti relativi alle operazioni rilevanti per l'Iva. Il Consiglio dei ministri dovrà decidere prima della fine dell'anno. Occorre però stare attenti, perché se il rinvio sarà accordato potremmo essere colpiti dall'ennesima censura di Bruxelles. In ogni caso, a rimetterci sono imprese e professionisti, chiamati a studiare in pochi giorni il nuovo codice Iva e a passare le prossime settimane ad alimentare i software con una miriade di informazioni.