L'agenzia delle Entrate scommette con decisione sull'utilizzo di ipoteche e sequestri per indurre al pagamento i debitori a rischio di fuga dall'adempimento. La circolare che è stata diffusa due giorni fa punta a rendere più certo e garantito il percorso per ricorrere agli strumenti cautelari che la legge mette a disposizione del Fisco. La scelta di individuare limiti e condizioni per ricorrere a ipoteche e sequestri è più che opportuna. Se come è giusto, l'Agenzia vuol provare a cercare gli evasori e costringerli a pagare, è altrettanto giusto che questo avvenga senza approssimazioni o procedure fai-da-te. Sotto questo aspetto l'intervento sembra muoversi nella giusta direzione. Ma la circolare perde un punto dove consente l'utilizzo dei nuovi strumenti anche per situazioni anteriori al decreto legge del 2008 che ha innovato la disciplina in materia. Un cedimento alla retroattività che, in qualche caso, potrà (forse) tornare utile all'amministrazione. Ma che sicuramente non piacerà a contribuenti e professionisti. Forse il termine per il ravvedimento non è ancora scaduto.