Dice il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia: l'enciclica Caritas in veritate è un «sofisticato documento di politica economica». Ieri in Confindustria il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha lungamente parlato a molti dei principali imprenditori del paese: fare impresa è una cosa buona - crea benessere e coesione sociale - ma non bisogna mai dimenticare che è solo un mezzo, il fine ultimo è l'uomo. Quindi ecco che rispunta l'etica come prisma attraverso cui filtrare l'azione imprenditoriale. Parole di infinita saggezza, ma che poi vanno declinate nella dura pratica quotidiana, nella battaglia sacrosanta della competitività. Marcegaglia - che ha portato per la prima volta un primo ministro vaticano dentro la sede nazionale della Confindustria - ha ribadito senza equivoci che la strada è la creazione di valore per tutti gli stakeholders, i soggetti che contribuiscono alla vita aziendale: non solo gli azionisti, ma i dipendenti, i fornitori, i clienti, l'ambiente. Battere questa strada non è solo una cosa che sa di buono, ma, assicura la presidente degli industriali italiani, «c'è convenienza economica».