È maretta tra gli azionisti del gruppo francese Accor. Da una parte i fondi d'investimento privati (Eurazeo e Colony Capital), che vogliono procedere allo «spezzatino» e dividere le attività relative al ticket restaurant e simili (più redditizie) dal settore alberghiero (che subisce l'impasse economica). È d'accordo pure Gilles Pélisson, amministratore delegato di Accor. La cordata opposta, invece, ruota intorno alla Caisse des dépôts, lo Stato francese in sostanza, che non vuole. Insomma, un azionista pesante. La decisione (sofferta) dovrebbe essere presa entro la fine dell'anno. Come imminente è invece data l'intesa per vendere Cwl, la Compagnie des Wagons-Lits, controllata di Accor. Cwl è in serie difficoltà da quando, a partire dal primo marzo scorso, si è vista strappare la gestione della ristorazione a bordo dei Tgv dall'italiana Cremonini. Che ha iniziato una nuova era a bordo dei mitici treni ad alta velocità. A cominciare dal tiramisu in menu. (Le M.)