«La fame è la più temibile arma di distruzione di massa», ha detto ieri al vertice della Fao il presidente brasiliano Lula da Silva. Chi può dargli torto? Complice la crisi economica, gli affamati del mondo sono aumentati anche nel 2009, nonostante il fenomeno degli elevati prezzi alimentari registrato nel 2008 (già imputato alla speculazione sui mercati future) quest'anno non si sia ripetuto. Se sarà forse il caso di rivedere alcuni meccanismi della leva speculativa, resta un po' arduo attribuire alla finanza anche il grande male della fame nel mondo: è dal 1864 che al Chicago Board of Trade si scambiano contratti su burro e pancetta per proteggere gli interessi di venditori e compratori.
Più prosaicamente, sarà anche il caso di ripensare ai cibi geneticamente modificati – vietati in Europa ma onnipresenti in America – sotto una nuova ottica globale. Da qui a metà secolo, il mondo avrà bisogno di raddoppiare le calorie disponibili. Senza il contributo della scienza e della tecnologia, la partita sarebbe persa in partenza.