Novartis è uscita da un vicolo cieco. Lichstrasse, 35 a Basilea, è, o meglio era, l'indirizzo della casa farmaceutica, un indirizzo però che non era mai andato giù al numero uno della società Daniel Vasella. Non era tanto per quella strada senza uscita, né per la collocazione a lato della tangenziale, quello che al Ceo proprio non piaceva era il nome della via: Lichtstrasse, letteralmente «via della luce». Una denominazione che secondo Vasella, aveva un non so che di stantio, un tocco di Rivoluzione Industriale, che mal si addice a una moderna multinazionale farmaceutica. Così il numero uno di Novartis ha cercato di portare la questione davanti alle autorità cantonali per cambiare l'indirizzo nel più moderno Forum, il nome della grande piazza interna al quartier generale del gruppo. Alla fine Vasella ce l'ha fatta superando anche le perplessità del proprio ufficio legale. Il nuovo indirizzo e il vecchio coesisteranno per un po', eliminando un rischio che non faceva chiudere occhio ai contabili: si temeva che l'operazione comportasse costi burocratici per 10 milioni di franchi. (R.Fi.)