Anche i fallimenti non sono più quelli di una volta. La Fdic (Federal Deposit Insurance Corp) ha calcolato che negli ultimi due anni 102 istituzioni finanziarie statunitensi sono andate in bancarotta, di cui 77 solo nel 2009. Ma oltre ai numeri, quello che colpisce è il peso di questi crack: sempre la Fdic (che in America ha il compito di assicurare i depositi) ha stimato che le banche fallite in questa ondata di crisi si trovavano in condizioni molto peggiori rispetto alle banche finite in bancarotta nelle crisi precedenti. Per le 102 banche collassate a causa della crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti, l'esborso della Fdic è stato infatti pari a circa il 25% dei loro attivi. Tantissimo, se si pensa che il costo medio per le 747 banche fallite tra il 1989 e il 1995 era stato pari al 19% degli asset. Questo significa che oggi le istituzioni finanziarie sono molto più grandi, hanno molta più leva finanziaria, hanno molti più attivi. Sono come il Titanic: tanto grandi e ammirate quando navigano, tanto disastrose quando colano a picco. Questo è il segno del progresso... (My.L.)