Ieri lo ha detto anche il sindaco di Milano Letizia Moratti: «Il design è lo specchio della nostra città, perché esprime una creatività non fine a se stessa ma tradotta in prodotti». Questa capacità di "tradurre" in prodotti, d'industrializzare la creatività dei designer, è uno degli elementi più forti che catalizza i creativi di tutto il mondo. Ma non il solo. La gente, tanta gente, arriva perché Milano in questi giorni è un faro nel mondo del design. Il Salone del mobile si avvia alla conclusione (domani è l'ultimo giorno) accompagnato da un'atmosfera di ottimismo e vitalità. Finalmente ritrovata. «In questi giorni ho firmato il doppio degli ordini dell'anno scorso», racconta un importante imprenditore. Tutti di clienti venuti da lontano, molti dal Brasile. «Sono già arrivati 6mila giornalisti e oltre 300mila visitatori», aggiunge il presidente del Cosmit, Carlo Guglielmi. I numeri definitivi non ci sono ancora, il blocco dei voli negli aeroporti europei sta causando qualche defezione di clienti dal Nord Europa, ma la città ha dimostrato di saper esprimere al meglio la sua capacità di mettersi in vetrina.