Sembrava condiviso da tutte le forze politiche. Sembrava cosa fatta. Eppure l'emendamento proposto dal Comune di Milano al disegno di legge sul processo breve è stato bocciato in commissione Giustizia al Senato. L'idea del Comune era di fare in modo che la truffa aggravata ai danni dello Stato fosse inserita nell'elenco dei reati a cui non si applicheranno le norme sul processo breve: solo in questo modo - secondo i proponenti - si poteva salvare il processo contro le quattro banche che hanno venduto al Comune di Milano i derivati. E solo in questo modo si poteva salvare il diritto del Comune di chiedere un risarcimento dei danni. Per questo prima il Pd e poi tutte le forze politiche milanesi avevano proposto in Senato l'emendamento al disegno legge sul processo breve. Parallelamente erano state depositate altre due richieste identiche: tutte per evitare che il reato di truffa ai danni dello Stato finisca sotto la "scure" della nuova legge. Ma ieri il Governo ha chiesto prima il ritiro e poi la bocciatura di questi emendamenti. Che sono "saltati" in pochi minuti. Emendamenti brevi. (My.L.)