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Fare pace con il fisco. Negli ultimi anni si sono cumulate varie forme di definizione ante contenzioso. Non si capisce che senso abbia questa pletora di istituti. Non basterebbe un concordato unico in cui su alcune poste (non necessariamente su tutte, come avviene oggi) contribuenti e uffici possono accordarsi, mentre sulle altre instaureranno o continueranno la lite?
Il processo tributario. È impensabile che i giudici siano realmente competenti su tutte le materie: non sarebbe meglio assegnare i processi non più su base provinciale, ma a commissioni dedicate, su base regionale, ai singoli temi? Si dovrebbe anche ottenere un risultato di civiltà (ma che oggi manca), e cioè conoscere l'esito del processo alla fine dello stesso, e non dopo mesi di attesa. E bisognerebbe applicare veramente il principio «chi perde paga»: troppe sono oggi le sentenze in cui, nonostante una delle due parti sia assolutamente vittoriosa, le spese vengono compensate. Se si vuole ridurre il contenzioso, la strada passa anche da qui.