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Secondo una mappatura realizzata da Fillea-Cgil Lazio, a Roma esistono una quarantina di "smorzi". Il più grande si trova sulla strada Palmiro Togliatti. «Qui – dice Daniel Gregoriu, di Fillea Cgil Lazio – la mattina ci sono anche 200 persone che aspettano: rumeni, moldavi, marocchini, albanesi e anche qualche italiano. Guadagnano tra i 30 e i 50 euro a giornata».
Altri "smorzi" – solo per citare i più frequentati – sono a Tor di Quinto, alla Borghesiana, nei pressi della Pista d'oro sulla Tiburtina e dell'ippodromo di Capannelle o alla Cecchignola. «I caporali – spiega il segretario generale di Fillea-Cgil Lazio, Roberto Cellini – gestiscono ormai una vera e propria rete di contatti e, a seconda delle necessità, chiamano le maestranze che servono». Mentre Alessandro Leogrande, autore del libro edito da Mondadori "Uomini e caporali", sottolinea come esistano «piccolissime imprese di rumeni con partita Iva che in realtà sono caporali mascherati e reclutano gli operai per conto terzi. Il caporalato – continua Leogrande - ha anche comportato la fine del rapporto maestro-allievo che permetteva un tempo di tramandare il mestiere».
Diversi lavoratori stranieri fuggiti da Rosarno, infine, sono venuti a Roma, come spiega Le Quyen Ngo-Din, responsabile dell'area immigrazione della Caritas romana: «si tratta di persone con il permesso di soggiorno valido che hanno confermato le precarie condizioni di lavoro subite a Rosarno. Il fatto che anche lavoratori regolari fossero costretti in un regime di irregolarità, la dice lunga sulla reale situazione di moltissimi stranieri in Italia».
I NUMERI |
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40 - I luoghi di reclutamento a Roma
Sono gli "smorzi" (depositi di materiale edile) dove il mattino presto, nella capitale, si raggruppano i lavoratori (soprattutto extracomunitari) che aspettano di essere reclutati dai caporali per lavorare in nero nei cantieri
30-50 euro - La paga giornaliera
Varia all'interno di questa forchetta la paga giornaliera dei lavoratori in nero. Per quello stesso lavoro, però, i caporali incassano dalle imprese dai 96 ai 110 euro. Il guadagno dei "mediatori" è dato dalla differenza tra quanto ricevono dai datori di lavoro e quanto riconoscono ai manovali
4.648 - I lavoratori in nero in Lombardia
È il bilancio delle ispezioni del ministero del Lavoro nella regione per tutto il 2009. I lavoratori per i quali sono state riscontrate irregolarità sono stati, invece, 37.334
200-300 - I muratori gestiti da un caporale
La squadra di braccia gestita da un caporale può essere anche di 200-300 persone. In alcuni casi – secondo le stime del sindacato –, e in presenza di strutture piramidali più organizzate, i reclutatori rappresentano dei veri e propri uffici di collocamento di lavoro nero, con mille- millecinquecento manovali |