«...
PAGINA PRECEDENTE
Se l'intermediazione finanziaria e l'attività bancaria sono importanti per il sistema, non possono coniugarsi a un'attività di compravendita titoli in proprio. Ma i progetti di riforma del settore finanziario non accennano neppure a rompere questo matrimonio, accontentandosi invece di provare a regolamentare i colossi.
La storia del «è tutta colpa della Lehman» genera un pericoloso compiacimento. Se riusciamo ad autoconvincerci che la colpa è tutta riconducibile a un unico errore politico, a cui le autorità federali sono state costrette dall'esistenza di stupidi vincoli giuridici e dal fatto di non disporre di sufficienti poteri di salvataggio, tutto può tornare rassicurante e confortevole com'era prima.
È una storia di comodo per le grandi banche che dominano gli sforzi di lobbying e comunicazione. E assolve la Fed e il Tesoro dalla necessità di guardare in faccia la loro lunga serie di errori.
Non pretendiamo
di dire che noi avremmo fatto meglio. È questo il punto: un sistema che assegna così tanto potere nelle mani di così poche persone, con così poche regole, dove le crisi sono gestite con teleconferenze alle due del pomeriggio, probabilmente non può cavarsela meglio di così, per quanto brillanti possano essere quelli che comandano. Ripetere la storia della Lehman ci porta tutti a ignorare il fatto che questo sistema non può andare avanti.
John H. Cochrane e Luigi Zingales insegnano finanza alla Booth School of Business dell'Università di Chicago
(Traduzione di Fabio Galimberti)