In questa fase economica così difficile pensare al 2015, buttare il cuore oltre l'ostacolo è un ottimo segnale,di speranza e coraggio. Anche il mondo universitario dopo la tempesta finanziaria uscirà diverso e avrà bisogno di ripensarsi. La riforma Gelmini va nel senso della qualità e del merito, ma resta il grave problema delle risorse che il paese destinerà all'università.Nelle difficoltà bisogna sfoderare il coraggio delle priorità: la ricerca, per esempio, per bloccare i cervelli in fuga e dare futuro al paese.L'università deve allinearsi negli stili di gestione del reclutamento e della valutazione agli standard europei.