Italtel è al lavoro sul debito e su un piano di ristrutturazione. In aiuto dell'azienda di infrastrutture di tlc di proprietà del fondo Clayton Dubilier Rice, Cisco e Telecom Italia sono scesi in campo Lazard e il consulente milanese Giovanni La Croce. A loro il compito di rinegoziare con le banche i finanziamenti. Dopo un bilancio 2008 con una perdita netta raddoppiata da 24 a 58 milioni, mentre i ricavi sono calati soprattutto per i minori investimenti di Telecom, l'ad Umberto De Julio, un decano delle tlc arrivato l'anno scorso sul ponte di comando del gruppo di Settimo Milanese, sta tentando un impegnativo risanamento, reso più difficile dalla recessione, e che prevede il taglio del 20% della forza lavoro entro il 2011. Per rilanciare l'azienda e svincolarla dall'eccessiva dipendenza da Telecom, il management sta puntano su accordi internazionali: nel mirino ci sono i Paesi dell'area magrebina come Algeria e Libia. (S.Fi.)