Entro questa sera si conosceranno dati e dettagli finali del collocamento del bond Enel presso il grande pubblico dei risparmiatori. Ma i dettagli, forse, poco contano: con un'offerta elevata a 3 miliardi di euro e una domanda che ieri sera aveva già raggiunto gli 11 miliardi, l'operazione lanciata da Fulvio Conti si è rivelata non solo un grande successo finanziario, ma anche il più importante collocamento di debito mai lanciato in Italia sul mercato retail. Merito della fiducia del mercato sulle strategie del gruppo elettrico italiano, certamente, ma anche merito delle banche collocatrici del bond (banca Imi, Bnp, Paribas e UniCredit) che hanno saputo far leva sulla loro presenza internazionale per collocare un'importante tranche di obbligazioni (500 milioni) in alcuni paesi europei. UniCredit ha gestito infatti il collocamento in Germania contando sulla rete della controllata Hvb, Bnl Paribas ha fatto lo stesso in Francia e Belgio. In questo senso, ciò che colpisce di più dell'operazione è proprio il gradimento dimostrato dai risparmiatori stranieri: in una fase in cui l'Italia viene spesso indicata come un paese con i conti a rischio, il successo del bond Enel è un segnale importante e di credibilità.