Per una decina di anni le sospensive concesse dai tribunali hanno consentito a un migliaio di allevatori italiani di giocare a rimpiattino con le multe imposte dall'Unione Europea per frenare i surplus di latte. In ballo ci sono poco meno di due miliardi che la Ue ha già trattenuto allo stato italiano, che a sua volta li ha trasferiti ai cittadini. In questo scenario, la decisione del Tar del Lazio di respingere l'ennesimo ricorso di 600 allevatori per circa 700 milioni di multe rappresenta un importante mattone per chiudere un tormentone che va avanti dall'inizio degli anni 90. Ora si devono avviare le procedure per recuperare i crediti e chiudere la partita. Ci sono allevatori che devono pagare cifre importanti, anche 8-9 milioni, ma una rateizzazione lunga fino a 30 anni è un tempo generoso per chiudere i conti con il passato e progettare il futuro. La grandissima maggioranza degli allevatori ha pagato per tempo, il settore intero versa in difficoltà gravi. Non si può inchiodare un'intera filiera a un problema di pochi. Bisogna guardare avanti per risolvere i problemi veri del settore.