Un uomo da quattro miliardi di dollari, il nuovo re americano degli hedge fund David Tepper. In vetta a un gruppo di 25 super-gestori che hanno intascato 25,3 miliardi. Ma alla nuova facilità di performance - e guadagni astronomici - ritrovata dagli hedge nel post-crisi, non corrisponde ancora altrettanta chiarezza sulle regole per migliorare la trasparenza dell'alta finanza e tenere sotto controllo rischi che possano nutrire nuovi terremoti sistemici. Un accordo tra Stati Uniti ed Europa è tuttora in discussione. Mentre oltre Atlantico la vasta riforma finanziaria voluta da Barack Obama fatica a passare al vaglio del Congresso.
L'auspicio è che i guadagni record degli hedge facciano avanzare il dibattito e non si trasformino invece solo in nuove risorse per offensive di lobby contro gli impeti riformatori, compreso l'obbligo di registrazione dei fondi presso la Sec. Già negli ultimi mesi gli hedge hanno investito milioni di dollari per stemperare le proposte legislative.