Ci volevano i pirati per mettere tutti d'accordo: più di 20 paesi impegnati nella forza navale e 47, tra stati e organizzazioni, membri attivi nel gruppo di contatto. Le coste e i mari della Somalia non sono ancora stati liberati dalla minaccia che per molti ha il volto cinematografico di Johnny Depp, ma Thomas Countryman, l'uomo che al Dipartimento di stato americano segue il dossier, può affermare che qualche risultato è stato raggiunto. Il modello di cooperazione politico-militare è per certi versi inaudito. Tutti collaborano: Stati Uniti, Russia, Cina, Nato, Ue, paesi del Golfo di Aden. La collaborazione che sembra impossibile su altri grandi problemi, l'Iran prima di tutto, è una realtà contro la pirateria. Non si capisce, invece, se sia un frutto positivo della cooperazione o il prezzo da pagare all'idea di mettere tutti assieme l'altra novità: l'iniziativa non prevede un comando supremo, ma vive nell'unione delle forze, delle informazioni e delle responsabilità. Sta di fatto che il multilateralismo è possibile e ciò che è possibile è riproducibile.