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Il distacco dai destini del paese è urticante per Merkel, che intende governare in uno spirito di unità. A maggior ragione, la proposta di un salvataggio della Grecia a spese dei contribuenti e a beneficio delle banche tedesche esposte per oltre 500 miliardi verso i paesi della periferia euro era improponibile. Anziché portare la responsabilità d'investimenti talvolta incauti, le banche avrebbero potuto finanziarsi a costo quasi zero presso la Bce e investire in titoli greci al 6%, lasciando il rischio sulle spalle dello stato. Un collegamento così diretto tra i vantaggi delle banche e i costi dei contribuenti era impensabile. Per questo a Berlino è spuntata l'idea di un altro veicolo di finanziamento del debito pubblico greco, un veicolo europeo finanziato per il 20% dai contribuenti tedeschi ma in modo meno diretto: il Fondo monetario europeo. Una proposta avanzata dal ministro delle Finanze Schäuble, ma in realtà prodotta dal capo economista di una grande banca tedesca. Capito quale?
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