Il sipario è chiuso, lo spettacolo è stato pietoso ma Banca Italease non esce di scena. Ormai sembra un'attrice ubriaca: dal palco di Piazza Affari non scende. Anzi, mentre si attende l'aumento di capitale da 1,2 miliardi - ennesimo e definitivo salvataggio -, è arrivato l'ultimo colpo di teatro: si è scoperto che in alcuni conti depositi di controllate del socio Banco Popolare e di altre banche ex-pattiste (Bper e Popolare di Sondrio) sono parcheggiate azioni Italease pari al 2-3% del capitale. E allora? È un evento singolare. Perché in questi mesi il Banco Popolare non è riuscito a togliere Italease dal listino in quanto con l'Opa di luglio è arrivato all'88,1% del capitale e non ha raggiunto l'obiettivo del 90%; soglia necessaria a fare scattare l'Opa residuale e quindi il delisting. Sembrava che il fallimento dell'Opa fosse frutto del boicottaggio dei soci di minoranza. Invece, bastava guardare nel solaio delle banche pattiste per trovare quelle azioni "incriminate" e togliere Italease dalla ribalta. (A.Grass.)