Diego Armando Maradona aveva avuto la levata d'ingegno di chiamare in causa l'Onnipotente: era stata la mano de Dios a infilzare l'Inghilterra a Messico 1986, a vendicare la sconfitta delle Falkland (Malvinas per gli argentini). Thierry Henry, invece, ha parlato di «pallone che ha colpito la mia mano». Titì di nome e di fatto. Così l'Irlanda del Trap e di Tardelli guarderà i Mondiali in tv e la Francia andrà in Sudafrica a difendere il suo secondo posto. È lo sport si dirà. Una svista arbitrale può cambiare il destino calcistico di una nazione e le partite non si ripetono. Epperò, a parte le recriminazioni, le proteste, l'amarezza e la rabbia sfogata anche su internet dai tifosi irlandesi, viene da chiedersi se con la velocità folle del calcio moderno gli occhi di un arbitro e di due guardalinee bastano. Se una bella moviola in campo non avrebbe risolto il problema. Gol annullato, calcio di punizione a favore dell'Irlanda. Vinca il migliore. Ne avrebbe guadagnato il fair play invocato in ogni occasione dal presidente dell'Uefa Michel Platini. Una moviola scaccia ogni sospetto.