Le sorti di Safilo sono legate a un cortocircuito della finanza. L'Opa sui bond della società veneta lanciata da Hal Holding al 60% del valore nominale rischia di andare deserta per una prova di forza. Perché l'operazione vada in porto è necessaria l'adesione del 60%, solo dopo Hal sottoscriverà due aumenti di capitale a seguito dei quali i bond recupereranno valore. Ogni bondholder punta a beneficiare dell'operazione scommettendo che qualcun altro aderisca all'Opa in modo che si proceda poi alla ricapitalizzazione. Un po' come quando si corre in macchina uno contro l'altro e si spera che l'altro sterzi prima dello scontro. Ma se nessuno sterza? Tutto lecito e regolare naturalmente. Peccato che stavolta a farne le spese saranno gli 8mila dipendenti di una società nata nel 1934. (Mo.D)