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All'improvviso il potere e il dominio americano sull'economia globale hanno dovuto dunque essere messi in una nuova prospettiva coerente con il XXI secolo. Washington non può più rivendicare la propria leadership, ma deve competere per affermarla. Come l'Europa, la cui intera storia è fatta di sovranità condivise, dovrà concorrere con nuove idee nei confronti di paesi con cultura politica tanto diversa. Alla fine, il nuovo equilibrio sarà deciso dal bilancio tra i vantaggi e gli svantaggi di poter disporre di culture aperte al mondo o di processi politici efficaci. Diritti umani, negoziato sul clima, Tibet e libertà d'espressione, hanno mostrato nelle ultime ore che l'equilibrio dei poteri globali di questo secolo si giocherà anche su vantaggi e svantaggi delle democrazie.