Gli italiani hanno fame di contenuti. Nel 1992 tra tv, cinema e home video la spesa sfiorava i due miliardi. Oggi tale cifra è più che triplicata e le previsioni sono di un ulteriore aumento esponenziale nei prossimi anni. I contenuti si sviluppano e il mercato da questo punto di vista è effervescente. Molto meno lo sono le infrastrutture di supporto. In particolare quelle legate allo sviluppo della fibra ottica. Da anni si dibatte sull'opportunità di attivare investimenti pubblici. Da anni si promettono interventi ma i fondi latitano. Solo poche città al momento sono cablate e il digitaldivide è ormai un fenomeno trasversale tra famiglie e imprese: le prime non riescono ad avere con rapidità i contenuti che chiedono, le seconde si trovano a mal partito rispetto ai concorrenti. E il click-day sui crediti d'imposta "esaurito" in 35 secondi non fa che rendere sempre più impellente un intervento di "democrazia" della rete.
In Finlandia la banda larga è da pochi giorni un diritto per tutti. Dalla patria di Nokia c'è sempre qualcosa da imparare.