Chiedere l'allentamento dei vincoli di Basilea 2, invece della loro "stretta", non è solo una difesa di facciata per le imprese europee e italiane. Dalle stime effettuate dalla società di valutazione Eu-ra per «Il Sole 24 Ore», emerge infatti che il 78% delle imprese italiane nel 2009 ha un rating speculativo. Cioè inferiore alla "Tripla B". In parole povere: quasi l'80% delle nostre aziende ha un considerevole rischio di default. Se a questo si aggiunge che il mercato obbligazionario è, per le imprese italiane, appannaggio di appena una ventina di grandi gruppi industriali, si capisce che la situazione è seria. Molte imprese potrebbero effettivamente essere a rischio di insolvenza. È vero che in questa situazione si sono messi gli stessi imprenditori, con la loro storica "allergia" agli aumenti di capitale. Ma è anche vero che stringere oggi i vincoli di Basilea 2, e dunque chiudere ulteriormente i rubinetti del credito, rischia di diventare un boomerang. Per le imprese e, in fin dei conti per la collettività.