Sulla carta sembravano le nozze del secolo nel compassato mondo dell'exchange industry europea: la favola della bella Cenerentola, la Borsa italiana, che sposava il Principe Azzurro, il London Stock exchange. E il contratto matrimoniale – la governance molto favorevole al lato della sposa – confortava la rosea visione. Ma la realtà quotidiana si è rivelata di tutt'altro tenore. È di questi giorni la notizia che a Massimo Capuano, l'amministratore delegato che ha portato la Borsa all'altare, è stata tolta anche l'ultima delega di business nel gruppo: la supervisione su tutto il post-trading, che nell'ultima semestrale a fine settembre era aumentata fino a sfiorare un quinto dei ricavi totali e in un periodo comunque difficile era cresciuta del 16% rispetto all'anno prima. L'ultimo paravento è caduto e l'incantesimo è svanito, col cocchio di Cenerentola tornato zucca. Morale: se si va a nozze con chi è molto più forte, le fusioni si chiamano acquisizioni. (A.Ol.)