A raccontarla potrebbe sembrare una barzelletta: prima c'erano gli americani, poi gli svizzeri, i libici e ora, udite udite, gli iraniani. Ma quella della As Roma è una vicenda che, al contrario, sta tenendo con il fiato sospeso i tanti tifosi giallorossi, senza contare la Consob che monitora il titolo in Borsa. Le ultime indiscrezioni riferiscono di un interesse di un gruppo iraniano per le attività di Italpetroli: quest'ultimo avrebbe avviato contatti con Mediobanca, advisor della Italpetroli della famiglia Sensi, la holding che controlla la As Roma. Difficile, però, capire quale sia l'esatto perimetro di interesse.
Così dopo il fondo di George Soros, Fioranelli e fantomatici investitori libici, ora starebbe soffiando il vento di Teheran. Nel frattempo UniCredit aspetta, sempre più spazientita, di vedere onorati i finanziamenti concessi. La banca avrebbe anche un suo compratore per la Roma: l'imprenditore farmaceutico Francesco Angelini, che sarebbe alleato a due immobiliaristi. Il tutto mentre continua il contenzioso legale fra l'istituto bancario e Italpetroli, appeso ora a un arbitrato. (C.Fe.)