La recessione porta disoccupazione, chiusure di aziende, sofferenze e difficoltà per tutti. Ma la distruzione ha anche un effetto creativo e stimola ogni realtà a cambiare, per adattarsi al nuovo scenario e cercare di sopravvivere. Le associazioni di rappresentanza, ad esempio, si trovano a dover gestire situazioni in parte nuove e si attrezzano fornendo nuovi servizi. I progetti delle confindustrie territoriali e di categoria stanno cambiando rapidamente e si moltiplicano le iniziative là dove si registrano i bisogni maggiori. Il credito, anzitutto, con l'assistenza consulenziale alle imprese e in molti casi la creazione di fondi ad hoc per abbassare il costo del denaro. Oppure le aggregazioni dove, da Bologna a Verona, per citare gli ultimi esempi, si rilanciano schemi di unione e di collaborazione che possano incentivare la crescita aziendale, la realizzazione di sinergie e la possibilità di migliorare i conti. La crisi impone scelte nuove - spiegano le imprese italiane - e le associazioni rispondono, ascoltando le esigenze della «base».