Il passaggio dal mondo politico a quello economico in Germania sta avvenendo con crescente facilità. Da anni è il modus operandi a livello locale, soprattutto con il travaso della classe politica nel sistema delle Sparkassen e delle Landesbanken. Ormai lo è anche sempre più spesso a livello nazionale. Qualche anno fa la nomina dell'ex cancelliere Gerhard Schröder alla presidenza del consiglio degli azionisti di Nord Stream aveva provocato non poche critiche. Ieri ThyssenKrupp ha annunciato che dal 21 gennaio il socialdemocratico Peer Steinbrück, ex ministro delle Finanze nel recente governo di grande coalizione, siederà nel consiglio di sorveglianza del gruppo siderurgico. Il mandato sarà di cinque anni. Da settimane, la stampa tedesca si chiedeva cosa avrebbe fatto il 62enne Steinbrück, destinato secondo alcuni a una posizione internazionale. La nomina dell'ex ministro, eletto al Bundestag alle ultime elezioni, giunge dopo che per tre anni, prima di trasferirsi a Berlino, era stato ministro-presidente del Nord-Reno Vestfalia, la regione in cui ha sede ThyssenKruppp. (B.R.)