«Durante i mesi (del mio rapimento) ho fatto una scoperta. In sette anni di reportage in Afghanistan, non avevo capito bene quanto estremisti molti talebani fossero diventati. Prima del rapimento, li consideravo come "al-Qaeda frizzante", un movimento religioso che puntava a controllare il paese... invece vogliono creare un emirato fondamentalista islamico con al-Qaeda in tutto il mondo musulmano». Ma va? È incredibile quanto scrive sul leggendario New York Times l'inviato David Rohde, sette anni di esperienza nell'area e sette mesi di cattività con i talebani. Solo il rapimento gli ha spiegato che i talebani sparano alle donne, fanno saltare in aria le scuole delle bambine, le sfigurano con l'acido, massacrano i giornalisti, ai loro tempi mandavano al boia per il possesso di un usignolo o di un aquilone, distruggendo i millenari Buddha di Bamyan. È questo giornalismo pregiudiziale, che pensa di "saperla più lunga" anche quando la realtà è nitida, a rendere i media poco credibili per l'opinione pubblica e a disarmarci davanti ai terroristi. Caro Rohde, solidarietà per la tue sofferenze, ma cambiare mestiere no?