La ricetta della Coca Cola non è più così segreta. La società di Atlanta alla vigilia del Ramadan ha dovuto infatti certificare la compatibilità della bibita più famosa al mondo con l'Islam, dichiarando ufficialmente che fra gli ingredienti non c'è traccia di alcol. Così la filiale francese del gruppo, pressata dalle indiscrezioni provenienti da alcuni siti internet che invitavano al boicottaggio, ha dovuto fare esaminare la bevanda all'organismo di certificazione della moschea di Parigi. Le indagini, rafforzate da analisi di laboratorio, hanno confermato che Coca Cola è «halal» cioè lecita per il buon musulmano, mettendo la parola fine su una vicenda che iniziava a minacciare seriamente le vendite del gruppo. Rassicurato il mondo musulmano ad Atlanta continuano a non perdere d'occhio l'America Latina: Coca Cola investirà in Messico cinque miliardi di dollari per potenziare la propria capacità produttiva. Gli stabilimenti non produrranno solo la famosa bevanda con le bollicine, ma anche succhi di frutta e altri soft drink. Anche in questo caso rigorosamente senza alcol. (G.Ve.)