La prossima guerra borsistica sarà tutta interna alla Cina. Mentre Shanghai, capitale finanziaria della Repubblica Popolare, sta scaldando i motori per fare concorrenza a Hong Kong, città ponte con l'occidente, Pechino non resta a guardare. «L'attrattività dei listini orientali - ha spiegato durante l'ultimo forum di M&A International, Mark Lerner, banchiere di Wall Street attivo in Cina - è dovuta all'esistenza di molti investitori individuali e pochi istituzionali: una grande comodità per le corporation occidentali che si stanno preparando a sbarcare in Asia. Pensiamo che Shanghai nei prossimi 10 anni diventerà la principale piazza orientale». La Borsa locale infatti sta crescendo e ha appena lanciato il proprio mercato dei future. Ma la capitale cinese intanto non sta a guardare. «Con un'economia condizionata dalle grande banche statali, che hanno tutte sede a Pechino - ha continuato Lerner - questa piazza si prepara a gareggiare con Shanghai». Vista la crescita del mercato cinese in futuro c'è spazio per entrambe. (G.Ve.)