I mercati emergenti non sono solo e sempre una manna dal cielo per le grandi imprese tedesche. Ieri durante l'assemblea degli azionisti a Essen, ThyssenKrupp ha ammesso che la costruzione di un centro siderurgico in Brasile costerà 5,2 e non più 4,7 miliardi di euro. Non basta. La società ha dovuto anche fare i conti a sorpresa con un 50enne pescatore brasiliano: Luis Carlos Oliveira ha protestato contro l'inquinamento provocato dal cantiere nei pressi di Rio de Janeiro. A suo dire, la raccolta di pesce è calata dell'80 per cento. Il gigante tedesco ribatte, accusando «piccoli gruppi di voler speculare sulle indennità» e notando come «la maggior parte dei pescatori afferma che la società ha fatto un buon lavoro nel proteggere la qualità dell'acqua». La morale? Ormai, a Sepetiba come a Essen, l'ambiente conta. (B.R.)