Per quanto l'energia del ministro Renato Brunetta sia nota a tutti è sconsigliabile per lui pensare di restare ministro e condurre prima una campagna elettorale poi, eventualmente, l'ufficio di sindaco di Venezia. La Serenissima non è una città qualunque, è il luogo dove tutti gli esseri umani desiderano andare, è una capitale gloriosa afflitta da numerosi mali, un centro che si spopola e va difeso, come comunità viva e patrimonio culturale. Il Mose da lanciare, l'ambiente da tutelare, l'economia da non lasciare solo al turismo usa e getta: le sfide non mancano. Troppo per un primo cittadino pendolare tra Laguna e Tevere. Ci provò qualche anno fa Antonio Bassolino, ministro a Roma e sindaco di Napoli. Non funzionò e non poteva funzionare. Non funzionerebbe neppure con Brunetta. Scelga dunque il ministro, con lealtà verso cittadini ed elettori: se sogna di essere Doge nel 2010 - e come non sognare una finestra sul Canal Grande? - lasci Roma. Altrimenti vada a Venezia nei week end per un'ombra con gli amici. È la scelta più giusta.