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In un'organizzazione tanto assuefatta al compromesso, alla contrattazione e ai delicati equilibri di potere come l'Unione Europea, non è facile identificare chi vince e chi perde dopo un evento come il vertice di giovedì scorso. Alcuni vedranno in Barroso il più potente della nuova troika, altri consiglieranno di non sottovalutare Lady Ashton e il peso istituzionale sul quale può contare. Ma i veri vincitori sono probabilmente i governi degli stati membri e i gruppi transnazionali dei partiti di centro destra e di centro sinistra che dominano il parlamento europeo. I capi di governo hanno scelto per le nuove cariche dell'Unione persone che li mettano in ombra, una scelta fortemente influenzati dalle coalizioni dei partiti. Al resto del mondo, il messaggio non sarà sfuggito.
(Traduzione di Sylvie Coyaud)