«Dobbiamo accettare le disuguaglianze come la via per raggiungere una prosperità più grande per tutti», ha detto Brian Griffiths tenendo una conferenza nella cattedrale di S. Paolo a Londra. Sembrerebbe l'affermazione dei principi liberali contro l'appiattimento marxista; in realtà è la risposta a quanti tra i presenti gli domandavano se erano etici i 16,7 miliardi di $ accantonati da Goldman Sachs per premiare alcuni dipendenti. Domanda legittima, poiché Griffiths è vice presidente di Goldman Sachs International. L'oratore è andato oltre, dimostrando una visione religiosa dell'economia. «Da quelli cui molto è stato dato, molto si aspetta», ha spiegato, parafrasando a suo modo la parabola dei talenti nel Vangelo secondo Matteo. Ma con tutti i talenti ricevuti, non si può dire che i banchieri abbiano prodotto ricchezza, visti i miliardi di miliardi di $ che sono stati bruciati. E quasi a nessuno di loro è capitato d'essere gettato «nelle tenebre, dove è pianto e stridore di denti (Matteo 25,14-30)». (W.R.)