L'arita di Hong Kong non fa bene a Rusal. In un mese sui listini della Borsa asiatica, i titoli del gigante russo dell'alluminio hanno perso più di un terzo del loro prezzo di quotazione. Il mercato ha bocciato insomma la matricola proveniente da Occidente, per nulla impressionato dal clamore dell'operazione: la società del magnate Oleg Deripaska a fine gennaio aveva venduto circa il 10% delle proprie azioni, raccogliendo 2,2 miliardi di dollari. Tutti soldi necessari però a pagare i debiti. Oltre ai problemi finanziari, la situazione non promette bene neanche dal punto di vista industriale: ieri il gruppo ha comunicato di aver registrato nel 2009 una flessione dell'11% nella produzione di alluminio. D'altra parte che le premesse non fossero delle migliori si era visto fin dalle prime contrattazioni. La società aveva festeggiato la sua prima giornata sul parterre con un netto calo del 10%. (G.Ve.)