Gli stipendi dei top manager delle 417 istituzioni americane salvate dalla crisi finanziaria con soldi pubblici tornano nel mirino. Lo zar delle paghe Kenneth Feinberg, nominato dal Dipartimento del Tesoro Usa, oggi spedirà una lettera alle 417 istituzioni (tra cui Goldman Sachs e JP Morgan) salvate con i soldi dei contribuenti attraverso il piano Tarp. Obiettivo della missiva: avere tutti i dati sui compensi pagati ai 25 top manager di ognuna. Per vedere se qualcuno ha esagerato. Lo zar non avrà il potere di revocare gli stipendi, ma – secondo il Wall Street Journal – potrà comunque rinegoziare le paghe ritenute «contrarie all'interesse pubblico». Il problema è intendersi sul termine «paghe». Lloyd Blankfein, numero uno di Goldman Sachs, nel 2009 ha incassato appena 862mila dollari. Poco, si dirà. Il problema è che a questa paga da "fame" ha associato un bonus in azioni da 9 milioni di dollari: ben più del 2008 (quando non incassò bonus) ma molto meno rispetto ai 68 milioni del 2007. Sarà lo zar a dire se questo è «nell'interesse pubblico». (R.Fi.)