A più di 30 anni dalla sua morte, nel 1976, il miliardario pazzoide Howard Hughes mantiene ancora oggi un piccolo esercito di 1000 eredi e beneficiari. La pacchia sembra però finita: la recessione e la crisi immobiliare che ha colpito in modo particolarmente violento Las Vegas, dove il re dell'aviazione aveva molti terreni, ha decimato il patrimonio e chiuso il rubinetto dei soldi. Il pezzo più prezioso dell'eredità, una tenuta alle porte di Las Vegas valutata qualche anno fa 2 miliardi di dollari, secondo gli analisti potrebbe fruttare oggi non più di 100 milioni, in parte per il crollo dei prezzi immobiliari e in parte perché la società che l'aveva in gestione è fallita. Howard Hughes era morto senza lasciare figli o testamento; il suo patrimonio (tra cui sette casinò a Las Vegas, una linea aerea regionale, un areoporto privato, diversi velivoli, una stazione televisiva, alcune miniere e persino un sacco di gettoni per giocare ai casinò) è stato spartito tra 200 fortunati parenti alla lontana e altri 800 piccoli e grandi creditori. (D.Ro.)