C'è la crisi, sì. Ma la crisi un imprenditore l'affronta con il coraggio di chi rischia per mestiere. Se poi è un piccolo imprenditore, l'affronta anche con una velocità di reazione e una capacità d'adattamento non replicabili su scale più ampie. Ma oltre alla crisi c'è soprattutto la burocrazia opprimente, un fisco nemico e sospettoso che divora i margini, l'energia che spiazza, con costi più alti di quelli pagati dai concorrenti esteri. E c'è la grande difficoltà a reperire il capitale necessario a resistere, reagire e, quindi, sopravvivere. È la crisi nella crisi, la zavorra che le Pmi italiane vogliono lasciare a terra. È per questo che il logo del Forum della piccola industria di Confindustria che si volge oggi e domani a Mantova è una mongolfiera. Le oltre 4 milioni di aziende piccole e medie chiedono solo di poter fare bene il loro lavoro. Vale a dire tentare di crescere, di trovare nuovi mercati, nuovi clienti. Etienne Montgolfier e suo fratello Joseph Michel erano industriali cartari, ricevettero anche un premio per aver realizzato la fabbrica più tecnologica del settore. Tra la carta e il pallone aerostatico c'è l'idea di cosa sia un imprenditore. Se non ha zavorre naturalmente.