Ubs dirà ai clienti Usa se sono o meno nella lista dei 4450 indiziati di evasione o frode, i cui nomi saranno trasmessi al fisco americano dal Governo elvetico. La banca ha affermato infatti che si adeguerà alla decisione dal pretore di Lugano Francesco Trezzini, che ha accolto una richiesta fatta dall'avvocato Paolo Bernasconi per conto di due clienti Usa. La decisione dovrebbe fare giurisprudenza e quindi altri clienti americani potranno probabilmente essere informati. Le conseguenze principali sono due. La prima è il rafforzamento della procedura elvetica, che va a vantaggio dei clienti Usa ma che ribadisce anche che l'assistenza si fa con le norme svizzere, non con quelle Usa. La seconda è un probabile braccio di ferro sui tempi, visto che il 15 ottobre scade la possibilità di autodenuncia per gli evasori Usa. Se un cliente Usa sapesse di non essere nella lista, potrebbe non autodenunciarsi. È dunque possibile che Washington ora faccia pressioni su Ubs e Berna , perché l'informazione venga attuata sì, ma più avanti. Dopo il 15 ottobre, appunto. (L.Te.)