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Vent'anni di promesse e delusioni

di Marcello Clarich

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24 agosto 2009

La trasparenza amministrativa è uno dei tratti distintivi degli stati liberali contemporanei, perché consente controllo più capillare sull'operato di amministratori e dipendenti pubblici. Già all'inizio del secolo scorso Filippo Turati auspicava che la pubblica amministrazione, all'epoca autoritaria e autoreferenziale, diventasse una "casa di vetro". A un secolo di distanza quel sogno non si è ancora realizzato. Lo dimostrano, da ultimo, le resistenze di molti uffici a pubblicare sul proprio sito retribuzioni e curricula dei propri dirigenti, in adempimento a un preciso obbligo di legge.

Ma la battaglia per la trasparenza, nella quale si sta impegnando a fondo il ministro Brunetta, ha ormai una lunga storia e si svolge su vari fronti.
Vi è anzitutto il versante del diritto di accesso ai documenti amministrativi introdotto già nel 1990. Nei primi anni di applicazione della legge 241, le amministrazioni negavano ai privati interessati i documenti richiesti in modo pretestuoso. Ma le resistenze sono via via cadute grazie soprattutto al giudice amministrativo. Le norme sul diritto di accesso sono state ritoccate più volte, anche in questa legislatura, ma il loro impianto ha dato nel complesso buoni risultati.
Un altro fronte della trasparenza, già previsto nella 241/90, riguarda organigrammi, atti organizzativi, disposizioni e circolari interne delle pubbliche amministrazioni che devono essere pubblicati. Inoltre, l'amministrazione deve comunicare agli interessati il nome del funzionario responsabile del procedimento avviato. Oggi quasi tutte le amministrazioni si sono adeguate a questi obblighi, anche se restano spazi di miglioramento.

Altri fronti della trasparenza sono più recenti e costituiscono una risposta alle polemiche sugli sprechi delle risorse pubbliche. Così, per esempio, di fronte al ricorso sempre più frequente alle consulenze esterne è stato introdotto l'obbligo di pubblicare gli elenchi dei consulenti con l'ammontare dei compensi. Rientra in quest'ultimo fronte anche l'obbligo di rendere pubblici i compensi e i curricula dei dirigenti pubblici. Un obbligo analogo, limitato alle sole retribuzioni, vige anche per le società in mano pubblica, altro fenomeno fonte di sprechi e di abusi di ogni genere.

Ma forse più che le retribuzioni sarebbe importante insistere sulla trasparenza dei curricula di coloro che vengono chiamati a ricoprire incarichi pubblici diretti e indiretti. Nelle settimane scorse il Senato americano ha sottoposto a un vero e proprio fuoco di domande il nuovo giudice della Corte Suprema americana nominato dal presidente Obama. In passato, candidati ritenuti inadeguati non hanno ottenuto l'approvazione. Da noi, in genere, tutto passa sotto silenzio.
La trasparenza non è mai troppa. Non a caso la delega per la riforma del pubblico impiego approvata con la legge 15/2009 ribadisce il criterio generale della "trasparenza nell'organizzazione del lavoro". Le disposizioni che verranno emanate con il decreto legislativo dovranno dare piena attuazione al principio.

Ma vi sono altri versanti della trasparenza che richiedono maggiore impegno. Per esempio, nella sanità o nell'università (ma non solo), il "benchmarking" sui servizi offerti, con le classifiche dei migliori e dei peggiori, può innescare processi di verifica e di discussione a livello nazionale e locale. Così intesa, la trasparenza può far però emergere tensioni e conflitti territoriali, soprattutto in una fase storica che muove verso il federalismo anche fiscale. Ma ignorare la realtà o tenerla nascosta all'opinione pubblica non costituisce certo la risposta migliore.
In definitiva, la trasparenza nelle pubbliche amministrazioni va considerata sempre più come un bene pubblico. Il problema è che molti responsabili politici e amministrativi non hanno interesse a promuoverlo. E la stessa opinione pubblica appare troppo spesso sonnacchiosa o rassegnata. Ciò spiega l'ostruzionismo e i ritardi nell'applicazione di vecchie e nuove norme.

24 agosto 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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