Lei è una ex manager che in Kazakhstan ha guadagnato una fortuna. Stock option esercitate nel momento giusto le hanno assicurato una "serenità" di lungo periodo e ora sta vivendo un paio d'anni di sabbatico girando il mondo. Di una cosa è sicura: vuole la "sua casa" a Milano, attico in centro con terrazzo, preferibilmente nel quadrilatero; richiesta che non ha a che fare solo con lo shopping, bensì con quel nuovo mix che la città offre, fatto di storia e palazzi d'epoca, ristoranti da super gourmet ma in cui è ancora possibile scambiare quattro chiacchiere con il gestore, aperitivi da Bulgari. Il prezzo non è una variabile di peso.
Poi c'è lo sceicco che a Londra preferisce, anche lui, il capoluogo lombardo. Cerca una grande sede che sia al tempo stesso di rappresentanza e dimora prevalente della propria famiglia, esige un intero edificio, rigorosamente d'epoca e in centro. «Stiamo parlando di almeno 10mila metri quadrati. Deve poi esserci spazio per una ventina d'auto. È persino disposto ad acquistare un edificio cielo-terra occupato, che si liberi in 2 o 3 anni. Ma stiamo cercando da sei mesi e non abbiamo ancora trovato qualcosa che lo soddisfi. Anche in questo caso il prezzo è solo un particolare da riservare ai colloqui di seconda battuta» spiega Giancarlo Bracco, titolare della Bracco Ims International (specializzata nell'house hunting di alto livello) e della Immobilsarda.
«È questa la novità – spiega Bracco –. Sono in contatto con una società lussemburghese specializzata proprio nelle ricerche europee di dimore di livello altissimo e mi segnalano che c'è un interesse fortissimo per il capoluogo lombardo. Milano è diventata il brand dell'Italia; il lusso per queste persone significa poter respirare la cultura, lo stile di vita, trovare il negozietto curato sotto casa, poi il rito dell'aperitivo in contesti bellissimi, un po' una nuova Milano da bere con tanto ottimismo».