Sotto l'albero del Natale più "spinoso" degli ultimi 60 anni (una flessione del Prodotto interno lordo di sei punti in un anno e mezzo non se la ricordano nemmeno molti di quelli che oggi sono nonni) le famiglie consumatrici italiane hanno messo un recupero di fiducia, come affermano gli indicatori dell'Isae.
A guardarli più da vicino, i dati ricavati dalle risposte alle interviste riflettono, più che una certezza acquisita, una scommessa sul fatto che nei prossimi mesi la situazione di ciascuna famiglia andrà meglio. In primo luogo, perché nel mondo si stanno lentamente allontanando le nuvole nere della crisi e altrettanto lentamente svaniscono anche i timori del rischio-ricaduta nella recessione. Ma forse, dietro questo atto di fiducia sulle personali capacità di tenuta di fronte ai tempi duri nel mese di dicembre, c'è anche la consapevolezza di una caratteristica ormai collaudata del carattere nazionale: la capacità di reagire in situazioni di emergenza. Come diceva una vecchia pubblicità: non basta, ma aiuta.